"Il
romanzo è ambientato nel 1327 in un monastero
benedettino dell’Italia settentrionale ed è narrato in prima
persona dal protagonista, Adso da Melk, che ormai anziano racconta le
vicende accadute al monastero, e le indagini condotte dal suo
maestro, Guglielmo da Baskerville. L’intera vicenda si
sviluppa in sette giorni, che Adso nelle sue memorie
suddivide secondo la scansione del giorno della regola
benedettina (mattutino e laudi, ora terza, ora sesta, ora nona,
vespri, compieta). Guglielmo da Baskerville, monaco inglese ed
ex inquisitore seguace del filosofo Ruggero Bacone, ha l’incarico
di mediare un incontro tra francescani, protetti
dall’imperatore Ludovico il Bavaro, e gli emissari del papa di
Avignone, Giovanni XXII. Il monaco inglese e il suo allievo
giungono all’abbazia, dove, durante la loro permanenza di una
settimana, vengono uccisi sette monaci: tutti i delitti sembrano
ruotare attorno alla biblioteca del monastero, che
nasconderebbe un misterioso segreto. Indaga anche
l’inquisitore Bernando da Guy, che condanna al rogo due monaci
(ex eretici dolciniani) e una donna, accusandoli degli omicidi
senza avere prove valide. Guglielmo da Baskerville, con l’aiuto del
suo allievo, scoprirà il vero responsabile e il movente: tenere
nascosta la scoperta ed evitare la lettura del secondo
libro della Poeticadi Aristotele, dedicato alla commedia e
in particolare al riso. Un terribile incendio che
distrugge l’abbazia e il manoscritto conclude il romanzo e le
indagini di Guglielmo"
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